Acqua ed energia

Per la produzione di carne serve molta più acqua rispetto alla produzione di vegetali, in quanto occorre coltivare i vegetali per nutrire gli animali d'allevamento:

  • in media, ogni kg di carne ottenuta dopo la macellazione richiede 15 kg di vegetali per il nutrimento dell'animale in vita.
  • Per la coltivazione gli ingredienti vegetali dei nostri menù quotidiani servono da 500 a 2000 litri d'acqua per ogni kg di prodotto.
  • Invece per carne, latte e uova, serve una quantità d'acqua variabile a seconda dei tipi di coltivazione dei mangimi con cui si nutrono gli animali, del clima, della specie allevata, ecc. ma mediamente si parla di 10 volte tanto rispetto ai cibi vegetali.
  • Per quanto riguarda il consumo di energia, i prodotti animali ne richiedono mediamente 11 volte di più rispetto ai vegetali.
  • Per questo una dieta 100% vegetale richiede molta meno acqua ed energia di una onnivora.

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Se gli italiani passassero dall'attuale menù medio al menù vegetale medio tra quelli inseriti dagli utenti (a parità di calorie) servirebbe un 84% in meno di terreno destinato alla produzione alimentare: meno foreste disboscate e più ambiente naturale.

Testimonianza di Diego

Per senso di giustizia verso gli animali sfruttati negli allevamenti, la transizione verso un menù 100% vegetale è la scelta da fare. E fa scaturire la passione per la cucina vegan! [Continua…]

Approfondimenti

Come già spiegato nella sezione "Spreco di risorse", gli animali d'allevamento, usati come "macchine", hanno bisogno di una quantità di mangime molto più elevata rispetto al peso della carne ottenuta dalla loro macellazione (circa 15 volte tanto). Per questo motivo, anche la quantità d'acqua necessaria per ogni kg di carne è molto elevata. Bisogna infatti conteggiare tutta l'acqua usata per le coltivazioni di mangimi, quella che gli animali bevono, quella usata per la pulizia degli allevamenti e dei macelli.

L'agricoltura, che è per la maggior parte dedicata alla produzione di mangime per gli animali, consuma più acqua di qualsiasi altra attività produttiva: il 70% dell'acqua usata in totale nel mondo.

Gli studi di impatto ambientale che valutano il consumo d'acqua non forniscono risultati sempre uguali tra loro, in quanto essi dipendono da diverse variabili: tipo di mangime, di suolo, di irrigazione, il clima, ecc. Il Pacific Institute afferma che sono necessari da 15.000 a oltre 70.000 litri d'acqua per ottenere 1 Kg di manzo, e da 500 a 2000 litri per un kg di vegetali da usare direttamente per il consumo umano (ortaggi, cereali, legumi, inclusa la soia). (Gleick P, Cooley H, Cohen M, Morikawa M, Morrison J, Palaniappan M (2010) The World's Water 2008-2009. Pacific Institute, Island Press).

Le ricerche - ampiamente citate in molti articoli scientifici da molti anni - del prof. Pimentel riportano valori ancora più alti: per 1 Kg di manzo da allevamento intensivo 100.000 litri d'acqua e 200.000 per l'allevamento a pascolo, mentre confermano i valori di 500-2000 litri per i vegetali (2000 litri per 1 Kg di soia, 1910 per il riso, 1400 per il mais, 900 per il grano, 500 per le patate). (Pimentel D., Houser J., Preiss E., White O., "Water Resources: Agriculture, the Environment, and Society", Bioscience, February 1997 Vol. 47 No. 2)

E' dunque vasta l'evidenza scientifica che dimostra che la produzione di cibo animale (carne, pesce, latticini e uova) per il consumo umano richiede da 3 a 50 volte la quantità d'acqua necessaria alla produzione di cibo vegetale. Tenendo conto della variabilità tra le specie animali, i metodi di coltivazione dei mangimi, ecc., si può concludere che, in media, i cibi animali richiedano, rispetto a quelli vegetali, circa 10 volte tanta acqua. Per questo esiste una enorme differenza tra il consumo d'acqua di un menu 100% vegetale e uno onnivoro.

Per gli stessi motivi, la produzione di ingredienti animali comporta un consumo di energia (inteso come energia da combustibile fossile, o derivante da altri metodi di produzione) molto maggiore rispetto a quello necessario per la produzione di vegetali per il consumo diretto umano.

La quantità media di combustibile fossile necessario a produrre 1 kcal di proteine dalla carne è di 25 kcal, vale a dire 11 volte tanto rispetto a quello necessario per la produzione di grano, che ammonta a 2,2 kcal circa. Il rapporto è di 57:1 per la carne di agnello, 40:1 per quella di manzo, 39:1 per le uova, 14:1 per il latte e la carne di maiale. (Sustainability of meat-based and plant-based diets and the environment di David e Marcia Pimentel, Am J Clin Nutr 2003; 78(suppl); 660S-3S).

Per proseguire: Approfondisci le altre cause d'impatto ambientale: il disboscamento.

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